GRUPPO ITALIA DEI VALORI REGIONE LOMBARDIA

OBBLIGARE LE UNIVERSITA’ AD AUTOFINANZIARSI ALMENO PER UN TERZO DEL LORO BUDGET

E’ una decisione certamente drastica ma necessaria perché porterebbe un radicale rilancio del ruolo delle Università, oggi più attente ai vantaggi dello Status dei Docenti che al rapporto con la Realtà Esterna, caratterizzata da una Vita Sociale, Industriale, Economica che ci pone di fronte a crescenti problemi da risolvere . Nonostante l’esplosione di lauree Brevi e Master, si percepisce una crescente carenza formativa . Ne è conferma , secondo rilevazioni delle Associazioni di Impresa in Lombardia, che il 60 % di Offerte di Lavoro da parte degli Operatori Economici non trova risposta : un 30 % perchè manca la capacità professionale dei lavoratori , un altro 30 % perchè mancano addirittura le Specializzazioni Scolastiche e Universitarie attualmente richieste. La verifica del Piano dei Corsi in diverse Facoltà consentirebbe di rilevare la permanenza di Docenze su contenuti obsoleti, che appesantiscono solo il lavoro degli Studenti e fanno perdere loro anni preziosi , senza speranza futura di rapidi inserimenti occupazionali. Un esempio : circa 120 esami in materie diverse in Chimica per ottenere 52 voti !

COME AUTOFINANZIARE LE UNIVERSITA’

Per giustificare la propria ragione di esistere l’Università dovrebbe quindi essere in grado di fornire alla Collettività tutto il patrimonio di informazioni, studi, ricerche, conoscenze, innovazioni che consenta agli Studenti di rispondere alle attese del Mercato del Lavoro e di inserirsi nei diversi Settori vitali per la Società, economico produttivi , i cui parametri sono Valore Aggiunto, contributo al Prodotto Nazionale Lordo , Ritorno su l’Investimento effettuato dalle Famiglie, dalle Imprese, dallo Stato. Anche investimenti nelle Facoltà Umanistiche , in Centri Ricerca , devono avere il loro ROI in tempi più o meno lunghi.La competizione internazionale non consente più di mantenere posizioni parassitarie e anche le Università dovranno integrare le proprie entrate con l’Acquisizione di Contratti di Consulenza, di Servizio, di Ricerca con Imprese Private , Enti e Istituzioni dello Stato a tutti i livelli . Un noto Rettore del Politecnico di Milano ha confermato che in questo modo avrebbe potuto addirittura raddoppiare il Budget della sua Università. Avremmo così il vantaggio di avere Docenti Universitari sempre in presa diretta con la Realtà quotidiana delle Imprese, delle Istituzioni Pubbliche , della Società Reale perchè in confronto sul Mercato con la concorrenza di altre qualificate proposte alternative.

INCOMPATIBILITA’ TRA DOCENZA E ESERCIZIO DI ATTIVITA’ PROFESSIONALI AUTONOME FUORI DALLA UNIVERSITA’

Dovrebbe quindi cessare l’utilizzo della qualifica di Professore come strumento di promozione della propria attività professionale svolta in modo autonomo e indipendente da parte di Medici, avvocati, architetti,consulenti vari , senza vantaggio per l’Università. Chi decide per la carriera di Docente universitario deve essere obbligato a dedicare il proprio tempo pieno alla Università sia come Docente, che come Consulente : attività di consulenza poi fatturata secondo i normali parametri di ogni Studio Professionale. Si eliminerebbe in questo modo anche l’attuale sfruttamento improprio degli Studenti per lavori di esclusivo interesse personale del Docente , con l’opportunità di coinvolgere , premiare e remunerare economicamente gli studenti che collaborano alle consulenze dell’Università : secondo i principi dell’ alternanza di Teoria e Pratica sul Campo. Corrado Tomassini (335.603.1146)

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